I RAGAZZINI

Sono tredici e hanno tra gli otto e i quattordici anni: sono i ragazzini che popolano "Asini". Vengono un po' da tutt'Italia e hanno partecipato ai provini, con molta curiosità, senza sapere nulla del film. E' stato un gioco e una delle prime informazioni che hanno voluto avere, riguardava il cast: chi sarebbero state le attrici?

"Abbiamo cercato bambini dalle facce un po' buffe, strane, irregolari - spiega Antonello Grimaldi - Dovevano interpretare dei ragazzini di campagna, un po' fuori moda, poco tecnologici, senza i pantaloni da rapper come siamo abituati a vederli oggi in giro per le città. Dei veri e piccoli asini in erba, insomma".

Tre di loro hanno già avuto esperienze nel mondo dello spettacolo, come Maurizio Marsala (Paolo), 16 anni, che già a quattro mesi fu fermato fuori da Cinecittà mentre era a spasso col nonno. Nel 1995 ha recitato per il grande schermo in "Io no spik Inglish" (regia di Carlo Vanzina); è stato inoltre nel cast di "Un prete tra noi", serie tv con Massimo Dapporto (1998) e di"Felipe ha gli occhi azzurri 2" (il film tv diretto da Felice Farina).

La voce napoletana nel gruppo è Fabio Biaggi di 12 anni (Pasquale), che nel film recita a memoria'A Livella di Totò, facendo puntualmente addormentare per sfinimento i compagni. Ha avuto un'altra esperienza cinematografica in"Così è la vita" (regia di Aldo, Giovanni e Giacomo) e in televisione ha partecipato a"Il diavolo e l'acqua santa" (regia di Enrico Oldoini).

C'è poi Andrea Fangio (10 anni), Matteo nel film, un tipo magrolino che si diverte a imitare i versi degli animali. Lo abbiamo visto in televisione in "Gianburrasca ritorna" con la regia di S. De Santis.

Infine, Italo da piccolo ha il volto tenero e un po' buffo di MarcoLazzarini.

Gli altri nove sono ragazzini delle scuole medie di Carpegna (dove è stato prevalentemente girato il film) e Ravenna. Sono tutti alla loro prima esperienza cinematografica: brillantemente finito l'esame di terza media, si sono tuffatti con entusiasmo sul set.

"Girare con i bambini è stato bello - continua Bisio - Danno carica anche se non sempre è stato facile! Loro l'hanno vissuto come un gioco e noi, dal momento che dovevamo farne una squadra, abbiamo cercato di entrare nei loro meccanismi".

Durante le riprese, i ragazzini hanno imparato i primi rudimenti del gioco del rugby: Sergio Carnovali (allenatore nella vita e nel film) li ha allenati con tale trasporto da riuscire a farli innamorare del pallone ovale, tanto che due o tre di loro vorrebbero proseguire e giocare davvero.