II cabaret di Zelig a Firenze. Bisio trascina il tour dei comici

Testata
Corriere della Sera
Data
18 luglio 2002
Firma
Maria Volpe
Immagini
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Erano oltre quattromila ieri sera a Firenze. In una cornice inusuale per un cabaret: lo splendido piazzale Michelangelo che domina la città e che ieri sera ha accolto il gruppo di Zelig alla prima tappa del tour (stasera a Torino, attese settemila persone). II successo crescente del programma di Italia 1 ha fatto scattare la molla: perché non girare le piazze? Detto fatto, ecco il primo piazzale gremito con la platea in attesa di vedere i propri idoli del piccolo schermo, ma con quella marcia in più che solo le serate estive all’aperto sanno regalare. Capocomico, ideatore e vero mattatore della serata Claudio Bisio, affiancato dalla sempre più bella Michelle Hunziker, di bianco vestita, che prima di andare in scena si aggirava nervosamente dietro il palco, con il copione in mano, ripetendo e ripetendo all'infinito le battute.

Quelle battute che ieri sera hanno regalato momenti di grande divertimento. Bisio la «massacra» annunciando: «Cercheremo di rifuggire dalla tv stasera. Sapete perché lei ha successo in tv? Perché tutte le caz... che dice gliele tagliano. Qui non si può. Del resto lei ha la terza media come Del Piero, ma non ha fatto neppure il Cepu». E’ tutto un gioco studiato, la coppia Bisio-Hunziker funziona.

Lui la provoca, lei s'arrabbia e mostra le sue nuove conoscenze/aspirazioni: racconta leggende su Firenze in stile Piero Angela, danza in versione Fracci, imita la Carrà, canta modello Luisa Corna e fa l’imitatrice alla Noschese che fa il verso non alle persone ma agli animali. II suo Virgilio è sempre Bisio. Lui che non abbandona mai il palco, tormenta Michelle, fa la «spalla» (e che spalla) a tutti I suoi colleghi comici, canta, balla, regala il suo pezzo «storico» quando litiga con il flipper.

E i pezzi «storici», degli altri comici, non sono mancati ieri sera: James Tont di Fontana; Gian Maria giocatore di quiz quello «che le so tutte (le risposte)»; l’assessore, alias Cevoli («Fatti non pugnette»), impegnato anche in un faccia a faccia con Balasso attore porno; Ale e Franz i due amici surreali sulla panchina, e i due gangster Gin e Fizz. Oltre a questo cast fisso, ogni tappa del tour prevede comici-ospiti (sempre del programma «Zelig») a rotazione. Ieri sera sono saliti sul palco Max Pisu nei panni di Tarcisio, Paolo Migone monologhista livornese che ha sfidato gli abitanti della capitale toscana con un monologo su di loro e Sergio Sgrilli il comico con la chitarra, di Follonica, anche lui alle prese con uno sfottò sui fiorentini.

Numerosi i momenti di gruppo, come i gialli, e i balletti, taluni con intenti parodistici, altri con pretese professionali come quello che vede tutti vestiti con il kilt: il pubblico ha apprezzato cercando anche di capire dove cominciava la comicità voluta e dove finiva quella naturale. Gran finale con la canzone, pezzo forte di Bisio, scritta da Rocco Tanica di Elio e le Storie Tese, «Non dire mai uei», parodia di «My way». Due ore e mezza di show tra gli applausi, cominciati con un annuncio insolito: invece che spegnere il cellulare, si invitava ad accenderlo. Sì perché, con Zelig ieri è partita anche la campagna solidale, promossa da Vodafon Omnltel, «Fermiamo l’Aids sul nascere», promossa dal Cesvi, organizzazione umanitaria: inviando un sms al numero 4333253, il costo del messaggio (un euro) viene interamente devoluto a questa campagna.

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