Vanity Fair
Silvia Bombino

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Istruzioni per leggere Pennac

Le chiediamo a Claudio Bisio, amico dello scrittore francese e interprete, a teatro, del suo personaggio più noto. Prima regola: partite dall'inizio


Ai primi posti nella classifica dei libri più venduti, da qualche settimana, compare La lunga notte del dottor Galvan, l'ultimo romanzo di Daniel Pennac. “Ma se non avete ancora letto nulla di suo, è meglio cominciare dal Paradiso degli orchi, il primo libro della saga di Malaussène”. Il consiglio arriva dall'attore Claudio Bisio, amico dello scrittore francese da circa dieci anni (sono insieme nella foto) e interprete dei suoi personaggi a teatro. “Io ho iniziato da lì”, dice, “e non mi sono più fermato”.


Come è passato da lettore ad attore delle storie di Pennac?

Merito di Stefano Benni: fu lui a portare Pennac in Feltrinelli. Poi, una volta, andò a Parigi a trovarlo. Con lui c'era il regista Giorgio Gallione, che vide uno spettacolo su Malaussène e, al ritorno, mi propose la parte. Io non mi ci vedevo per niente, ma lui mi convinse. Era il 1996. Oggi siamo ancora in scena con Grazie di Pennac (fino al 18 dicembre, ndr). Galvan invece l'ho lasciato a Neri Marcorè”.

Com'è questo scrittore, da vicino?

Un uomo eccezionale e una persona umile. Uno che è capace di firmare autografi a 6 mila persone, mettendo a tutti un disegnino oltre alla firma”.

Che cosa ama dei suoi libri?

L'invenzione delle parole, le situazioni paradossali, molto divertenti, ma non prive di significati profondi”.

Come si legge Pennac?

Due volte. La prima si segue la trama, la suspense, il giallo, la seconda si notano le parole, gli aneddoti”.

Alcuni non lo sopportano. Perché?

Forse perché non approfondisce l'aspetto psicologico dei personaggi e racconta storie surreali. Chi ama Isabel Allende, insomma, si annoia da morire e lo detesta”.