UN FLAUTO MAGICO A PIAZZA DEL POPOLO

Il capolavoro dl Mozart, con Claudio Bisio voce narrante, mercoledì in scena con l’orchestra del Teatro dell'Opera

Testata
la Repubblica - TrovaRoma
Autore
Landa Ketoff
Data
17-23/06/2004
Immagini
Articolo su la Repubblica - TrovaRoma
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Mozart si presta alle piazze? Molto, a nostro parere. E ne sono convinti anche i responsabili del Teatro dell'Opera se dopo il successo del Don Giovanni, nell'estate 2002, hanno deciso di proporre, in collaborazione con il Comune di Roma, nella stessa piazza del Popolo, un altro capolavoro mozartiano: “II Flauto magico”. Terminate ii 20 le repliche dell'intera opera al chiuso, mercoledì 23 alle 21,30ne viene proposta una versione "riassunta" (adattata da Vincenzo De Vivo), con lo stesso direttore Gianluigi Gelmetti e la stessa compagnia di canto del primo cast: la grande Eva Mei (Pamina) e Raul Giménez (Tamino), la Randall–Davies (Regina della notte), Marco Spotti (Sarastro), Laura Cherici e Massimiliano Gagliardo (Papagena e Papageno). Non ci saranno scene, ma su tre grandi schermi attorno al palco saranni proiettate immagini della serata, nonché la traduzione dei pezzi cantati essendo l'opera data in lingua originale. Ma, forti dell' espe rienza precedente in cui del Don Giovanni si ascoltavano i brani più significativi e il resto era narrato da quel mago del palcoscenico che è Gigi Proietti (in quel caso anche regista dell'opera al chiuso), hanno cercato qual cuno che avesse altrettanta capacità di affascinare il pubblico. E hanno scelto il bravissimo Claudio Bisio, conduttore di Zelig ma non solo. Bisio è oggi uno dei personaggi più popolari del mondo dello spettacolo, un affabulatore straordinario che nel "Flauto" troverà proprio quel che ha sempre cercato: la fiaba stupenda piena di significati nascosti, di rituali magici, di stupefacenti personaggi. Un mondo in cui sa muoversi benissimo, anche (a nostro parere) per certe sue somiglianze con Mozart: come la semplicità e la capacità di creare mondi di fantasia in cui, però, la realtà si rispecchia appieno. Chi altri riuscirebbe ad incantare il pubblico d'oggi narrandogli dell'Astrifiammante Regina della Notte, di sua figlia Pamina, del Principe Tamino e del Mago Sarastro? E dell'uccellatore Papageno vestito di piume, che ama, riamato, Papagena? Ma, come accade nelle favole, i cattivi saranno puniti e i buoni premiati: la perfida Regina finisce con le sue dame nelle viscere dellaterra inghiottita durante un terremoto, mentre nel Tempio del Sole Sarastro accoglie Tamino e Pamina nella confraternita di coloro che amano la bellezza e la sapienza. Come Bisio.