La vita della metropoli raccontata in musica

Zelig, Claudio Bisio protagonista di «Guglielma»

Testata
L’Unità
Data
7 febbraio 1989
Firma
Elisabetta Azzali
Immagini
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Anche in campo artistico le invenzioni sono spesso frutto di qualche fortuita combinazione particolare. Idee partorite in solitudine, spunti colti da una sensibilità individuale si trasformano e si arricchiscono a contatto con altre esperienze, in un libero scambio: gli orizzonti di un repertorio che rischia di divenire sterile e ripetitivo si allargano a nuove lingue e forme espressive.

Da uno di questi incontri fortuiti nasce «Guglielma», spettacolo che Claudio Bisio porterà in scena allo Zelig di viale Monza fino al 12 febbraio.

Attore tra gli interpreti di «Comedians», pièce di Griffith che debuttò tre stagioni fa all’Elfo con la regia di Gabriele Salvatores, tra gli autori e interpreti di «Zanzibar», situation comedy trasmessa recentemente da Italia Uno, Claudio Bisio incontrò un giorno tre musicisti. Davide Civaschi, Sergio Conforti, Nicola Fasani, militanti nella rock band «Elio e le storie tese», erano in un momento di sconforto, indecisi tra una partita a biliardino e la seria rimessa in gioco della propria creatività.

Iniziata con uno scambio di battute sulle condizioni del tempo atmosferico, la conversazione tra i quattro prese involontariamente un’altra piega. Il pretesto fu una specie di diario che Bisio cominciò a leggere.

Insomma, per chi crede alle differenze generazionali, «Guglielma» scaturisce dal confronto tra due generazioni e, sfogliando le pagine del passato e del presente racconta in musica e versi la vita di una grande città. Claudio Bisio, con gli amici Gigio Alberti e Edoardo Erba, ha accettato la scommessa e «Le storie tese» non si sono tirate indietro: ma non potevano passare altro tempo a chiedersi «perché se la mucca fa mu, il merlo non fa me».

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