biografia

Tutta la verità e nient’altro che la verità sulla vita di Claudio Bisio… forse

1981-85

Gli anni del teatro dell’Elfo e dei primi film

Durante una replica di “Rocky Horror Show” al Piccolo si sparge la voce che sia in sala un regista milanese già affermato, alla ricerca di nuovi talenti che sappiano recitare e ballare: è Gabriele Salvatores del Teatro dell’Elfo, che scrittura Claudio per il “Sogno di una notte d’estate”. Nasce così un rapporto professionale e di amicizia pluriennale, i cui frutti sono “Nemico di classe”, “Amanti” e “Comedians”.

Tra uno spettacolo dell’Elfo e l’altro porta in scena anche “Ubu re” e “Cid”.

Nel frattempo c’è il primo timido approccio al cinema con i cortometraggi “Film fetore”, “Beneath the death” e “Incubi catodici” e i film “Come dire”, “Sogno di una notte d’estate”, “Una favola spinta” di Guido Tosi, “Domani mi sposo” di Gianni Massaro, “Scemo di guerra”.

Con Catania

Risale agli stessi anni il debutto nel cabaret, al mitico Derby club di via Monte Rosa in coppia con Antonio Catania.

1985-87

Storiche collaborazioni a teatro e nuovi film

In questi anni incontra due drammaturghi diplomati anch’essi al Piccolo Teatro: Edoardo Erba e Roberto Traverso. Il sodalizio comincia con la messa in scena di “Black out” con Carla Chiarelli, loro saggio di fine corso e prosegue con i monologhi “L’uomo rosso”, “Ostruzionismo radicale”, “Non vedo perché” che daranno vita agli spettacoli “Un cm ogni 80 battiti” e “Favola calda”.

Nello stesso periodo incontra Dario Fo, che gli propone di partecipare a una riedizione del mitico “Morte accidentale di un anarchico” e partecipa all’inaugurazione dello storico locale di cabaret Zelig.

Il teatro si intreccia al cinema, con i film “I Picari”, “Topo Galileo”, “A fior di pelle”.

1988-90

I primi film con Salvatores; l’incontro con Rocco Tanica; gli esordi in tv

La carriera cinematografica si arricchisce: “Kamikazen”, “Strana la vita”, “L’assistente e il suo mago”, “I cammelli”, “Turné”.

Le interpretazioni teatrali si succedono con “Café Procope” e “Faust”. Con “Guglielma” si inaugura il sodalizio con Sergio Conforti, in arte Rocco Tanica. è il primo di una lunga serie di one-man-show, cui segue il fortunatissimo “Aspettando Godo”.

Risale a questi anni anche l’esordio televisivo, con “Una notte all’Odeon”, 12 puntate su Odeon tv in cui porta sulla scena Klaus Maria Enrico Chezzini, e soprattutto con la fortunata e plurireplicata serie “Zanzibar”.

Partecipa inoltre al videoclip di “Megu megun” tratto dall’LP “Le Nuvole” di De André.