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Eterologa?

Eterologa?
Tanto è stato detto sui quattro referendum per i quali do per scontato che si vada a votare oggi e domani.
Non sono quesiti semplici... Grillo ha giustamente sottolineato nel suo blog come più del 30% delle parole utilizzate per formularli (invasività, impeditive, eterologa, crioconservazione, ecc.) non si trovino nel "Vocabolario di Base della lingua italiana" di Tullio de Mauro.
Non entrerò quindi nel merito tecnico dell'opportunità o meno di crioconservare più o meno di tre embrioni, né in quello para-etico che dovrebbe decidere se otto cellule sono vita o meno e, se sì, con quali diritti.
Mi sembrano davvero questioni da un lato troppo importanti, dall'altro troppo tecniche e specifiche per essere populisticamente decise da un referendum.
Mi permetto solo di ricordare (come ai tempi fu per il divorzio prima e per l'aborto poi) che qualora fosse reintrodotto il diritto di alcune coppie di ricorrere alla fecondazione eterologa (come mi auguro e come già avviene in molti paesi europei e non) non ci sarebbe nessuna strage degli innocenti, anzi probabilmente qualche nascita in più, qualche coppia più felice e qualche donna altrettanto (non dimentichiamo che se votassero solo le donne probabilmente l'esito sarebbe scontato).

"I bambini sono di sinistra" - ultimo atto

Per chiudere la querelle “bambini di sinistra o di destra”, vi ho trascritto qui di seguito la mia risposta a Mauro Covacich, pubblicata da L’Espresso in edicola venerdì 27 maggio.



I bambini non votano Udeur
Caro Covacich,
ho letto con interesse e curiosità l’articolo che hai pubblicato su L’Espresso e che è stato ripreso dal Corriere della Sera con commenti illustri (da Silvia Vegetti Finzi a Lina Wertmuller).
Bene, mi avete convinto. Vi voglio allegare allora un’ipotesi del mio monologo riveduto e corretto (opera tra l’altro di un certo Giorgio di Cagliari che in tempi non sospetti, cioè prima dell’articolo de L’Espresso me l’ha proposto sul mio blog www.claudiobisio.it).



I bambini di sinistra...naaa,errore! Ma li avete mai osservati con attenzione?

I bambini son di destra.Tutti! Non lo avete mai notato?

I bambini sono di destra perchè se possono prendere in giro un altro bambino lo fanno senza pensarci troppo.

I bambini sono di destra perchè se gli chiedi un biscotto ti rispondono "NON POSSO,SON GLI ULTIMI DIECI!"

I bambini sono di destra perchè imbrogliano pur di vincere,e se perdono è sempre colpa di qualcun'altro!

I bambini sono di destra perché s'offendono se non li lasci vincere.

I bambini sono di destra perchè fanno sempre il tifo per i cowboy, mai per gli indiani.

I bambini son di destra perchè quando combinano qualche pasticcio non lo fanno MAI apposta!

I bambini son di destra perchè a Monopoli, non si sa come, in prigione non ci finiscono mai!

I bambini son di destra perchè son sempre ottimisti, anche quando non ce n'è alcun motivo.

I bambini sono di destra perchè nelle foto di gruppo fanno sempre le corna.

I bambini sono di destra perchè se trovano uno spazio, anche piccolo, oppure se trovano un albero, tentano subito di costruirci una casettina.

I bambini sono di destra perchè se poi si costruiscono la casetta, mica ti fanno entrare gratis!

I bambini sono di destra perchè hanno paura delle montagne russe!

I bambini sono di destra perchè puoi corromperli facilmente: un cioccolatino, un pupazzetto, una mazzetta...

I bambini sono di destra perchè, diciamocelo, sono sempre di meno. E certo, sapendo che i bambini son di destra, chi ha più voglia di diventar genitore???



A conclusione, anche solo parziale per carità, di questo interessante dibattito, mi concedete un’affermazione che spero ci metta d’accordo tutti?

Destra o sinistra non saprei, sicuramente i bambini non sono di centro!... difatti appena combinano una marachella, cosa dicono? “Io non c’entro!”
E poi, suvvia, ve lo vedete un bambino dell’Udc, o peggio ancora, dell’Udeur?


Con affetto, Claudio Bisio.


Concerti Elio

Concerti Elio

Come ormai ben sapete io sono sul set e quindi non ce la farò ad andare di persona ma per chi di voi abita da quelle parti, segnalo due concerti di Elio e le storie tese, il mio gruppo rock-demenziale preferito: suoneranno il 1/6 a Mantova e il 5/6 a Rimini.

Chi ci va, mi scriva i suoi commenti!

La cura del gorilla, III settimana

La cura del gorilla, III settimana

Da ormai tre settimane sono iniziate le riprese e come promesso ho cominciato a proporvi qualche curiosità dal set nelle news. Ve ne parlerò comunque anche dalle pagine del blog e tanto per cominciare ho pensato di trascrivervi un pezzo che amo moltissimo e che vi dà subito il sapore di quello che sarà il film: l’incipit del romanzo da cui è tratta la sceneggiatura ("La cura del gorilla" – Einaudi, di Sandrone Dazieri). Mi sembra ottimo per cominciare a entrare nell’atmosfera giusta…



PS Sempre a proposito di Dazieri, se non lo avete ancora fatto leggetevi gli incipit per romanzi mai scritti che mi ha regalato nella pagina Dicono di lui



“Odio la puzza degli ospedali. Non quella della malattia e nemmeno l’odore alcolico dei medicinali. Quella del cibo, invece, che mi prende alla gola. Sa di puré, minestrina, tè Lipton con le fette biscottate, mela cotta e prugna cotta. Ristagna, aleggia, penetra le coperte e la pelle. Di notte, quando non riesco più a sopportarla, prendo l’ascensore di servizio sino all’ultimo piano, scassino il lucernario ed esco sul tetto piatto, tra le cacche d’uccello e le pozzanghere di acqua stagnante.

Non si vede molta Milano da lì, ma lo skyline nanerottolo è sufficiente a farmi stare meglio. Seguo i fari di una qualche auto lungo il vialone e immagino l’omino al volante che arriva a casa, parcheggia, sale le scale e si scalda un piatto di minestra sul fornello. Non va mai a una festa e nessuno lo aspetta sveglio. Vive solo, annusa i fiori quando li trova, fischietta musica classica. Qualche volta accende la televisione, oppure accarezza un gatto e si versa due dita di Amaretto di Saronno. Fa una vita pacifica e mi rilassa”.