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Bisio parrucche?

Bisio parrucche?
Un simpatico frequentatore del blog mi segnala questa insegna in quel di Genova.
No comment.
ps. presto comunicherò le date del tour con gli "Elio e le storie tese"!

Ma è proprio Silvio?

Ma è proprio Silvio?
Ebbene sì, c'è stato anche Silvio Muccino sul palco del primo maggio.
Timido, emozionato, simpatico. L'ho quasi costretto a salire sul palco.
Grazie Silvio!

Sabina Guzzanti al primo maggio

Sabina Guzzanti al primo maggio
Questo non è andato in onda.
Sabina Guzzanti però è salita sul palco di piazza San Giovanni il primo maggio per invitare a firmare una proposta di legge sulla televisione di cui potete trovare più notizie sul sito perunaltratv.it.

Primo maggio 2006

Primo maggio 2006
Viva l’Italia dei luoghi comuni
Il mare la pizza il sole e i profumi
Viva l’Italia dei monti e dei porti
Che ha mille ragioni ma forse più torti
E se glielo ricordi ci rimane un po’ male
Viva l’Italia che è fatta a stivale
Col tacco la punta e perfino la suola
(E a volte si prende a calci da sola)
Viva l’Italia circondata dal mare
Che però non si arrende e va ancora a votare
Viva l’Italia che fuori è di destra ma dentro è di centro
E la sinistra?
Eh, la sinistra qualcuno ci dice
che è un qualchecosa di poco moderno
Ma intanto è al governo!

Viva l’Italia che studia, speriamo,
per diventare un paese normale
dove chi vince non si va a vendicare
dove chi perde non manda a cagare
E allora viva l’Italia spaccata a metà
Viva l’Italia che sta di là
Ma soprattutto viva l’Italia che sta di qua
Viva l’Italia con la testa nel futuro
Ma i piedi appoggiati saldamente alla storia
E tra la testa e i piedi viva l’Italia che in mezzo fa baldoria
Viva l’Italia che sa protestare e che non supplica
Viva l’Italia della scuola pubblica
Viva l’Italia che ci ha ospitati
Viva l’Italia dei sindacati
Dunque viva l’Italia dei lavoratori
E di voi giovani che sarete i lavoratori di domani
Viva l’Italia dei laureati
E di voi giovani che sarete i laureati di domani
Viva l’Italia dei disoccupati
E di voi giovani … che non c’è neanche bisogno di aspettare domani

Viva l’Italia che era un paese di santi poeti e navigatori
E sta diventando un paese di sarti divieti e speculatori
Come dire che da Pietro, Petrarca e Vespucci
Siam passati a Cavalli, Borghezio e Ricucci

Viva l’ Italia che sa che per esportare la democrazia
Non c’è bisogno dell’artiglieria
Viva l’Italia che ritira le truppe
Perché la guerra fa orrore e bisogna andar via
Ma viva l’Italia che non si scorda dei ragazzi di Nassiria

Viva l’Italia delle case del popolo e dei sagrati
Viva l’Italia del voto agli emigrati
Insomma viva l’Italia di Mirko Tremaglia
Tre: numero magico che vale più di cento
Al tre metà di voi dovrebbe fare un monumento
Pensate: Berlusconi l’uomo delle tre televisioni
Sconfitto grazie non a Prodi ma ai magnifici tre:
Tremaglia, Tremonti, Trezeguet
Insomma Viva l’Italia per tre
Viva l’Italia del coraggio
Viva l’Italia del Primo Maggio.