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Gita nel parco

Gita nel parco
Qualche giorno fa sono andato a Pescasseroli a ritirare il premio Age che una giuria di tutto rispetto (Ettore Scola, Dacia Maraini, Riccardo Milani, Marco Risi, Paolo d'Agostini, Silvia Scola...) mi ha assegnato.

Non ero mai stato a Pescasseroli e neppure nel Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise.

Il giorno dopo ho avuto l'opportunità di fare una passeggiata nel parco accompagnato dalle guardie Michela, Giovanni e Pasquale che voglio ancora ringraziare.

Nella foto, l'uomo con il cappello sono io, tanto per dirne una...

Se non l'avete mai fatto, provate ad andare a visitare questo parco che, mi dicono, ha subito drastici tagli nella recente finanziaria come tutti gli altri parchi italiani.

Nel passato amministratori locali furbetti hanno provato a costruire ville e villette nel parco (di questo tentativo di scempio è rimasto ancora qualche isolato segnale). Da anni, per fortuna, l'attenzione dell'ente parco attraverso le sue guardie impedisce che costruttori avidi e cacciatori di frodo facciano scempio di un bene comune così importante.

Se andrete a visitarlo capirete meglio quello che sto dicendo.

L'invito vale anche per il ministro dell'ambiente onorevole Stefania Prestigiacomo che, pare, non abbia mai messo piede nel parco.

Grande Slam

Grande Slam
Sabato scorso ho partecipato a Milano marittima ad un torneo di tennis chiamato vipmaster che era giunto alla sua ventesima edizione.

Io ho 53 anni, ho preso in mano una racchetta da tennis per la prima volta cinque anni fa, non sono neanche particolarmente dotato, ma mi diverte molto... e quindi continuo, finché trovo gente disposta a giocare con me.

Potete quindi immaginare la mia gioia e la mia emozione nell'aver giocato un doppio in coppia con il mitico Corrado Barazzuti, che voglio ringraziare pubblicamente.

Oltre a vincere (ovviamente) il doppio, sono riuscito a superare nel singolo un agguerrito Massimo Giletti.

La  mia gioia è stata così totale.

Grazie Corrado, mittico!


Bas esce l'otto ottobre

Bas esce l'otto ottobre
Ormai è ufficiale, il film "Benvenuti al sud", remake del film francese "Giù al nord" uscirà nelle sale l'otto Ottobre 2010.

Mi è arrivato un primo abbozzo della locandina... cosa ne pensate?

Ha abbastanza appeal?

Io e Siani, vabbè, ma le ragazze? Che ne dite?
Non farà troppo film di Natale?

A voi il giudizio...

Aquila

Aquila

Via internet mi è arrivata questa lettera.
Voi lo sapete, bisogna sempre diffidare della veridicità di quello che viene scritto sul web, ma con questa premessa, mi sento di pubblicare questa lettera perché anche il solo fatto che sia verosimile la rende agghiacciante. Se poi è addirittura vera siamo alla farsa (che è l'altra faccia della tragedia).

Ieri mi ha telefonato l'impiegata di una società di recupero crediti, per conto di Sky. Mi dice che risulto morosa dal mese di settembre del 2009. Mi chiede come mai. Le dico che dal 4 aprile dello scorso anno ho lasciato la mia casa e non vi ho più fatto ritorno. Causa terremoto. Il decoder sky giace schiacciato sotto il peso di una parete crollata.
Ammutolisce. Quindi si scusa e mi dice che farà presente quanto le ho detto a chi di dovere. Poi, premurosa, mi chiede se ora, dopo un anno, è tutto a posto. Mi dice di amare la mia città, ha avuto la fortuna di visitarla un paio di anni fa. Ne è rimasta affascinata. Ricorda in particolare una scalinata in selci che scendeva dal Duomo verso la basilica di Collemaggio. E mi sale il groppo alla gola. Le dico che abitavo proprio lì. Lei ammutolisce di nuovo. Poi mi invita a raccontarle cosa è la mia città oggi. Ed io lo faccio.
Le racconto del centro militarizzato. Le racconto che non posso andare a casa mia quando voglio. Le racconto che, però, i ladri ci vanno indisturbati. Le racconto dei palazzi lasciati lì a morire. Le racconto dei soldi che non ci sono, per ricostruire. E che non ci sono neanche per aiutare noi a sopravvivere. Le racconto che, dal primo luglio, torneremo a pagare le tasse ed i contributi, anche se non lavoriamo. Le racconto che pagheremo l'i.c.i. ed i mutui sulle case distrutte. E ripartiranno regolarmente i pagamenti dei prestiti. Anche per chi non ha più nulla. Che, a luglio, un terremotato con uno stipendio lordo di 2.000 euro vedrà in busta paga 734 euro di retribuzione netta. Che non solo torneremo a pagare le tasse, ma restituiremo subito tutte quelle non pagate dal 6 aprile. Che lo stato non versa ai cittadini senza casa, che si gestiscono da soli, ben ventisettemila, neanche quel piccolo contributo di 200 euro mensili che dovrebbe aiutarli a pagare un affitto. Che i prezzi degli affitti sono triplicati. Senza nessun controllo. Che io pago, in un paesino di cinquecento anime, quanto Bertolaso pagava per un appartamento in via Giulia, a Roma.
La sento respirare pesantemente. Le parlo dei nuovi quartieri costruiti a prezzi di residenze di lusso. Le racconto la vita delle persone che abitano lì. Come in alveari senz'anima. Senza neanche un giornalaio. O un bar. Le racconto degli anziani che sono stati sradicati dalla loro terra. Lontani chilometri e chilometri. Le racconto dei professionisti che sono andati via. Delle iscrizioni alle scuole superiori in netto calo. Le racconto di una città che muore.
E lei mi risponde, con la voce che le trema. “Non è possibile che non si sappia niente di tutto questo. Non potete restare così. Chiamate i giornalisti televisivi. Dovete dirglielo. Chiamate la stampa. Devono scriverlo.”
Loro non scrivono, voi fate girare.