Il blog

Nove marzo

Nove marzo
Vòtt de màrz 2009

“Hinn vinticìnq’ann che te cantet i donn
ma de sposànn vùnna ti t’hee mai cercàa:
voeur dì allora che per ti i donn
hinn minga fior inscì preziós de cattà”.

Se queighedùn maliziós me dis inscì
perchè invidiós di poesii che hoo fàa,
mi ghe rispundi per i rimm chichinscì
come i robb verament hinn andàa:

“Se Vener varda in su i ass di formaggitt,
quèll ràbòtt de Amor, el fioeu de lée,
el san anca i bagai pussée piscinitt
che i oeucc ghi ha pussée stort de lée.

E quand el tira i so saett, quèll bolgiròn,
per catà el coeur d’on gioven e d’ona tosa, de coeur ne cata al màssim dumà vun
e l’alter resta frèsch come ona roeusa.

E quest l’è quèll che semper capitàva:
se el catava in pien el coeur de mi,
quèll de lée san me on coràll restava
e la se insognava no de vardam mì.

Se al contrari Amor catava lée,
mi, el giavàn, mai me son accorgiùu
de tutt quèll che la faseva lée
per famm vedè tucc i so virtù.

Come i robb hinn andàa, l’è ciar adess?
Sii cuntent de quèll che v’hoo cuntàa?
Mochèla dónca de vardamm in sbièss
per quèll che allóra mi hoo minga fàa”.




Silvio Panzini
 



“Sono venticinque anni che canti le donne
ma di sposarne una non hai mai cercato:
vuol dire allora che per te le donne
non sono fiori così preziosi da cogliere”.

Se qualcuno malizioso mi dice così
perché invidioso delle poesie che ho fatto,
io gli rispondo per le rime qui
come le cose veramente sono andate:

“Se Venere guarda sull’asse dei formaggini, (cioè se è strabica)
quel ragazzaccio di Amore, suo figlio,
lo sanno anche i bambini più piccoli
che gli occhi li ha più strabici di lei.

E quando tira le sue frecce, quel monellaccio,
per colpire il cuore di un giovane e di una ragazza,
di cuori ne colpisce al massimo solo uno
e l’altro resta fresco come una rosa.

E questo è quello che sempre capitava:
se colpiva in pieno il mio cuore,
quello di lei restava sano come un corallo
e lei  non si sognava di guardarmi.

Se al contrario Amore colpiva lei,
io, lo sciocco, mai mi sono accorto
di tutto quello che lei faceva
per farmi vedere tutte le sue virtù.

Come sono andate le cose, è chiaro adesso?
Siete contenti di quello che vi ho raccontato?
Smettetela dunque di guardarmi di traverso
per quello che allora io non ho fatto”.
 

Ah, la lettura!

Ah, la lettura!
Dove sono e che cosa sto facendo?

separati alla nascita

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Questo è il mio commento a questi ultimi giorni calcistici...

No nuke

No nuke
Ricevo questa mail da Brizzly, che volentieri pubblico.

 Questa sera la notizia di testa dei telegiornali nazionali riguardava la notizia dell'accordo fra il nostro Presidente del Consiglio e quello francese sulla realizzazione di nuove centrali nucleari in Francia e appena possibile anche in Italia, nonostante il referendum con il quale nel 1987 il nostro Paese, anzi gli italiani una volta tanto, abolirono questa forma di energia.
Oggi la televisione fa passare il nucleare come forma di energia alternativa, indispensabile e soprattutto pulita, senza citare i costi e i tempi di costruzione, i rischi sempre presenti e il problema mai risolto delle scorie, trasmettendo l'idea che le energie rinnovabili non sono e non saranno mai sufficienti e che sarebbero quindi una scelta perdente.

Nel giugno del 2008 è stata presentata ad Angeli di Rosora (AN) la LEAF HOUSE, la prima casa italiana ad emissioni zero, ossia totalmente autosufficiente, in grado di prendere tutta l'energia di cui necessita dalla natura: genera l'elettricità dalla luce solare, raccoglie e filtra l'acqua piovana rendendola potabile, utilizza una pompa geotermica per il riscaldamento che mantiene stabile la temperatura sia d'estate che d'inverno grazie a sondini sotterrati a 100 metri di profondità, oltre a infissi e mura costruiti in modo da evitare ogni dispersione di calore.
La casa è pronta ad essere affittata in via sperimentale ad alcuni dipendenti dell'azienda progettatrice Loccioni, i quali non avranno ALCUNA BOLLETTA DA PAGARE, in una società in cui i costi dell'energia saranno sempre più elevati nonostante la televisione ci dica che scenderanno oggi del 2% e domani del 4%.
I costi di costruzione di quest'abitazione sono rispetto agli appartamenti tradizionali del 10-15% maggiori e attualmente ammortizzabili in meno di 10 anni, ma con l'inevitabile sviluppo del settore e della tecnologia saranno destinati a scendere così come quelli necessari alla manutenzione.
Questo tipo di casa non è un sogno, ma è reale. Qui trovate la brochure che ne spiega tutti gli aspetti:
http://www.leafcommunity.com/download/Brochure_Leaf_House.pdf
e per chi non ha voglia di leggere qui c'è un video realizzato da rainews24:
http://www.youtube.com/watch?v=yO3E8vrb_tQ

Dal 1999 nella città di Barcellona vige un decreto che prevede l'obbligo (rispettato) di installazione di pannelli solari sugli edifici di nuova costruzione e ristrutturazione.
Un paese come la Germania produce da fonti rinnovabili energia in quantità almeno 10 volte superiore a quella prodotta dall'Italia con questi mezzi.
Dal 2016 in Inghilterra tutte le nuove abitazioni dovranno essere costruite ad emissioni zero.
Per non parlare di Olanda, Svezia, Danimarca...
Noi invece, ancora una volta stiamo decidendo di rimanere indietro.

Io sono un sognatore e sogno di vivere un giorno in una città in cui tutte le case saranno così e in cui ci si muoverà solo con trasporti pubblici e non inquinanti, ma sono sicuro che almeno la mia, quando deciderò di comprarla, sarà così.

Tenete informata la nazione, per favore, fate girare questa mail

You me say i'm a dreamer
but i'm not the only one
i hope some day you'll join us
and the world will be this one...