Che il film "Si può fare" fosse un bellissimo film e che, al di là delle non numerose copie con cui è uscito nelle sale, avesse una vita autonoma fatta di proiezioni autonome organizzate da scuole, da associazioni, da cooperative... lo si era capito.

Ma che arrivasse addirittura a Betlemme dove io, ahimè, non ho potuto partecipare, sinceramente non l'avrei mai pensato.

Eppure è stato così, come si vede dalla locandina (con traduzione in arabo e in inglese).

La proiezione è avvenuta il 18 Marzo e, come mi ha raccontato l'amico Giorgetti, ha avuto un grande riscontro. Emozione, risate, applausi e dibattito partecipato, come avviene quasi sempre dopo queste proiezioni.

Che dire, mi attaccherò la locandina in casa... minimo.

Visto che molti me lo chiedono, ricordo che il 27 Marzo in tutta Italia (si spera) uscirà il film "I mostri oggi". Sono sedici episodi, a volte divertenti, a volte cattivi, a volte cinici, a volte tutti questi sapori mescolati, sulla mostrificazione contemporanea.
Nell'immagine che vi mostro (ah ah) in anteprima tratta dall'episodio "Il povero Ghigo", si nota un vistoso parrucchino che indosso per motivi legati alla storia.
Questo film, tra le altre cose, è stata un'occasione per tornare a lavorare con il mio amico Diego Abatantuono (non accadeva da anni)...

Ah, ecco la giusta immagine... grazie, Morgana.

A proposito, Auguri Elisa!, pesciolino come me...

Qualche spiritosone mi ha inviato questo ritratto sostenendo che era il mio...

E no, cari, non sono così ignorante. O sprovveduto. O pirla (come direbbe Mourinho).

Mi sono documentato. E' il ritratto di Jakob Muffel, di  Albrecht Dürer datato 1526.
Olio su tela, poi su legno, 48 x 36 cm,
che sta a Berlino, allo Staatliche Museen.

Eh, fin che si scherza si scherza, ma poi...