Il blog

Bravo Vale!

Bravo Vale!
Pubblico una foto del mio amico Ale insieme a Paolo Beltramo ieri pomeriggio a Misano approfittando per fare i miei complimenti al mitico Vale.

In galera

In galera
Ecco che fine ho fatto con gli amici Michele Mozzati e Rudi Rezzoli (di Zelig e Smemoranda)...

A voi indovinare il motivo per cui ci hanno rinchiusi in gabbia per alcuni giorni negli states

Eolico

Eolico
Perché in Italia non si può?

Pensate che per anni sono stato considerato antiamericano (vedi i commenti di certa stampa ai miei monologhi alle iene show contro l'intervento militare americano in Iraq, sul quale la stessa amministrazione e opinione pubblica americana ha fatto ampio dietrofront e autocritica... dopo migliaia di morti [sic!]).

Ora scopro un'america dove dove non si può fumare neppure per strada. Giusto! Ma le multinazionali del tabacco per far quadrare i bilanci immagino debbano incentivare la vendita in paesi meno attenti alla salute dei cittadini (quali il nostro?)

E, attenzione!, pochi telefoni cellulari per strada, ancora attive le cabine telefoniche (da noi quasi scomparse)... che abbiano scoperto che le radiazioni dei telefonini fanno male alla salute?

E poi tanti, tanti impianti per lo sfruttamento dell'energia eolica come si può notare dalla foto.

Non si tratta di essere filoamericani o antiamericani, della prima o della seconda ora, si tratta solamente di essere intelligenti o stupidi. Con uno sguardo al futuro o uno al presente...
e noi da che parte stiamo?

Hi Michael!

Hi Michael!
Premessa uno:
ebbene sì, sono negli Stati Uniti, a Los Angeles per la precisione.
Premessa due:
io non amo gli italiani che quando si recano all'estero (ad esempio ad Holliwood) fotografano solo i luoghi-icona (vedi la scritta Holliwood sulla collina e via dicendo)...

Però questa sera, scaricando le foto sul mio computer mi sono ritrovato questa immagine che probabilmente deve aver scattato mia figlia (anni tredici) con la mia macchina.
Beh, a riguardarla mi sono emozionato. Ci ero passato anch'io vicino ma un po' per pudore, un po' per vergogna (era pieno di italiani che fotografavano me che guardavo l'altarino di Michael Jackson sul marciapiede) non mi ci ero quasi soffermato. E ora guardando con calma questa immagine vedo quei fogli scritti fitti fitti che forse nessuno leggerà mai ma che qualcuno ha scritto, quei braccialetti, quei ceri un po' kitch, quella cornicetta leopardata... e poi quel tappo di plastica in basso al centro e quei sandali in alto a sinistra che danno una vaga idea di quello che c'era intorno: caldo, sudore, afrore, forse amore...